Getting lost in Europe.
Come sopravvivere al primo mese di EVS.
Ok, fossi in voi io non partirei! ok forse sono troppo drammatico, diciamo che partirei con un pizzico di entusiasmo in meno e più senso di realismo. Sarà il fatto che non ho più 18 anni, sarà il fatto che vedo il mondo con occhi meno innocenti e quindi non tutto mi sembra rose e fiori. Non so comunque devo ammettere che le mie prime aspettative sono state un po deluse. Comunque per tantissimi aspetti ora sono felice, ma ve ne parlerò in altri articoli più avanti. Chiaramente in generale dopo i primi due e mesi e mezzo di EVS posso tratte le mie prime conclusioni, che sono riferite alla mia personale esperienza e che non possono in nesun modo essere correlate a quelle di chiunque altro!
Inziamo con il dire che dovete prepararvi a lavorare, si, perche se pensate di venire a fare l'evs per fare festa tutte le notti e botellon a più non posso avete scelto il progetto sbagliato ( per questo esiste l'erasmus, ahhhhh quanti ricordi ).
Se partite per l'evs pensate bene in che paese andate e non il classico " L'importante e che me ne vado dall'Italia ", fidatevi è un aspetto molto importante. Non so, non amate il freddo, andate in Portogallo o in Spagna o qualsiasi paese temperato. Vivrete nella stragande maggioranza dei casi un anno fuori dal vostro Paese, e farlo in un Paese che a voi va a genio e tutta un' altra cosa.
Quindi per concludere questo primo breve articolo direi, partite con la consapeolezza di essere professionali, e di non aspettarsi di essere party monster, o almeno accontetatevi di farlo il sabato sera ;).
Vi immergerete in una cultura che anche se simile in quanto europea sara pur sempre differente, quindi studiate bene gli aspetti positivi e negativi del Paese dove andrete a fare l'evs. Vi servirà a passare il primo mese senza troppi problemi, dopo il primo mese sarete gia ambientati e quanto scritto qui potrete tranquillamente gettarlo nello scarico :).
Buon evs a tutti, a presto,
Carmine Lentini, 28 anni, trapiantato a Berlino.